Sono tante le rinunce che, ahimè, si devono fare per quel che riguarda l’alimentazione. A volte bisogna dire no al dolce di fine pasto per mantenere la linea, altre volte si deve dire no ad un buon bicchiere di vino perchè ci si deve mettere alla guida dell’auto ed altre volte ancora si deve, nostro malgrado, rinunciare allo
spuntino fuori pasto per non rovinare la digestione o per altri motivi.
La buona notizia è che non si deve affatto rinunciare al piacere di un ottimo caffè, mai in nessuna circostanza, grazie alle virtù del caffè decaffeinato. La caffeina è un eccitante piuttosto potente che non è tollerato da tutti, infatti è sconsigliato in diverse patologie e può causare insonnia o agitazione, se assunta fino a qualche ora prima di andare a dormire.
Tuttavia non tutti sono disposti a rinunciare alla bontà di un caffè dopo cena o ad un momento di condivisione con gli amici o i parenti per il timore degli effetti eccitanti della caffeina. Per questo motivo si è cercato un metodo efficace per rimuovere la caffeina dal caffè ottenendo il decaffeinato.
I metodi per “estrarre” la caffeina dal caffè sono molteplici e diversi tra loro, tutti innocui e sicuri per la nostra salute. Metodi simili sono usati anche per decaffeinare il tè e il cacao ma anche per preparare burro, ad esempio, senza colesterolo o per estrarre l’essenza dai fiori di luppolo, usati nell’industria per aromatizzare la birra. Dobbiamo pensare che, non solo il decaffeinato non procura i classici effetti collaterali del caffè normale, ma sembra che faccia addirittura bene per certi aspetti.
Ad esempio facilita la digestione favorendo la secrezione gastrica, ha un’azione analgesica per le emicranie in quanto vasocostrittore, fa bene al fegato ed infine esplica un potente effetto antiossidante rallentando l’invecchiamento cellulare. Insomma altro che rinunce! Gustare un buon caffè non è affatto un privilegio di pochi nè un tabù dopo le cinque del pomeriggio, al contrario è un’attenzione in più nei confronti del nostro benessere e del nostro umore. E, a tal proposito, ricordiamoci le parole del famoso poeta Yeats: “la troppo lunga rinuncia rende di pietra il cuore”.